Diventare mediatore familiare è un percorso che richiede impegno e dedizione. In questa introduzione, forniremo una panoramica dei requisiti necessari e del percorso per intraprendere questa professione.
La mediazione familiare è un processo che aiuta le coppie in crisi a trovare un accordo consensuale per la separazione, il divorzio o altri conflitti familiari ; protagonista di tale percorso è il mediatore familiare, professionista qualificato che aiuta le coppie a riattivare la comunicazione favorendo il raggiungimento di un accordo stragiudiziale.
La Mediazione Familiare è divenuta un istituto centrale nell’ordimento giuridico italiano grazie alla Riforma Cartabia (Legge n. 206/2021).
Questa riforma, anche nota come Riforma del Processo Civile, ha promosso la mediazione familiare prevedendo inoltre l’istituzione di un Albo dei Mediatori Familiari tenuto presso i Tribunali.
L’iscrizione negli elenchi tenuti presso i Tribunali è consentita solo a chi faccia parte di un’associazione professionale iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ex L. 4/2013 e abbia un’adeguata formazione in materia.
In questo articolo vedremo come si diventa mediatore familiare.
I Requisiti per diventare mediatore familiare
- L’Art. 473-bis.10, rubricato “Mediazione familiare”, prevede che il giudice possa informare le parti in qualsiasi momento della possibilità di utilizzare la mediazione familiare e invitarle a rivolgersi a un mediatore di loro scelta tra le persone iscritte nell’elenco presso il Tribunale. Nel caso in cui la mediazione venga disposta dal giudice, invece, le parti sono libere di rivolgersi a qualsiasi mediatore familiare, anche se non presente nell’elenco.
- Per Diventare Mediatore Familiare è necessario frequentare un corso di formazione erogato da Associazioni Professionali ex L. 4/2013 iscritte al MISE – Ministero dello Sviluppo Economico, come l’A.I.R.A.C.
- Se sei interessato alla formazione per diventare un Mediatore Familiare in possesso di un attestato con certificazione di qualità e iscritto all’elenco dei Mediatori, richiedi info per partecipare al Corso di formazione in mediazione familiare riconosciuto dal Ministero della Giustizia promosso da Camera di Mediazione Nazionale in collaborazione con A.I.R.A.C.
Il Percorso formativo
Il corso deve prevede l’iscrizione al Registro Nazionale dei Mediatori Familiari c.d. “Albo Mediatore Familiare” ex L. 4/2013 tenuto da A.I.R.A.C. – Camera di Mediazione Nazionale.
Il Corso si svolge in modalità integrata con lezioni in presenza e online.
La durata complessiva del corso di formazione è di 320 ore cosi strutturate:
- 60 ore di formazione a distanza in modalità asincrona;
- 180 ore di lezioni in collegamento audiovisivo in modalità sincrona;
- 80 ore di pratica guidata.
La prova finale prevede:
1) una prova scritta con domande a risposte aperte;
2) una prova pratica effettuata con la tecnica del tipo giuoco di ruolo («role playing»);
3) una prova orale consistente in un colloquio valutativo, preceduto dalla presentazione di un elaborato scritto relativo al percorso formativo svolto e alla pratica guidata.
La Formazione per i Mediatori
Al superamento dell’esame finale verrà rilasciato un attestato di idoneità all’esercizio della professione di mediatore familiare.
Il Lavoro del mediatore familiare
Il lavoro del mediatore familiare si svolge in uno spazio neutro, dove le coppie in crisi possono incontrarsi e iniziare a dialogare. Il mediatore familiare aiuta le coppie a comunicare in modo efficace, a identificare i loro interessi e a trovare un accordo che sia vantaggioso per entrambi.
Il titolo professionale di Mediatore Familiare è abilitante alla professione e legalmente riconosciuto.
Gli Sbocchi lavorativi
I mediatori familiari possono trovare lavoro in diversi contesti, tra cui:
- Centri di mediazione familiare. I centri di mediazione familiare sono organizzazioni pubbliche o private che offrono servizi di mediazione familiare;
- Studi legali. Gli studi legali possono assumere mediatori familiari per offrire servizi di mediazione ai propri clienti;
- Associazioni. Le associazioni familiari e altre associazioni che si occupano di tematiche familiari possono assumere mediatori familiari per offrire servizi di mediazione ai propri associati;
- Iscriverti presso gli Elenchi dei Tribunali;
- Lavorare presso strutture pubbliche e private (Asl, Comuni, Consultori, Scuole);
- Collaborare con le sedi della Camera di Mediazione Nazionale e/o aprire una sede territoriale dell’Organismo di mediazione;
- Svolgere la libera professione.
I mediatori familiari possono anche lavorare in modo autonomo, aprendo un proprio studio o collaborando con altri professionisti.
Inoltre, utile per l’inserimento o l’avanzamento di carriera c/o:
- Istituzioni pubbliche: Tribunale/ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) /Scuole/ Comuni;
- Aggiornamento graduatorie scolastiche;
- Cooperative sociali.
Alcuni dei vantaggi di lavorare come mediatore familiare:
- Aiutare le persone in difficoltà. La mediazione familiare è una professione gratificante, che offre la possibilità di aiutare le persone in crisi a trovare un accordo consensuale e a risolvere i conflitti.
- Lavoro stimolante e gratificante. La mediazione familiare è un lavoro stimolante e gratificante, che richiede competenze e abilità diverse.
- Autonomia. I mediatori familiari possono lavorare in modo autonomo, aprendo un proprio studio o collaborando con altri professionisti.
Il mediatore familiare in Italia
La mediazione familiare è una professione relativamente nuova in Italia, ma sta diventando sempre più diffusa.
In Italia, ci sono circa 3.000 mediatori familiari, che lavorano in diversi contesti, come centri di mediazione, studi legali e associazioni.
Conclusione
La mediazione familiare è una professione affascinante e gratificante, che offre la possibilità di aiutare le persone in difficoltà. Se sei interessato a diventare mediatore familiare, ti consigliamo di informarti sui requisiti e sul percorso formativo necessari.